Questa volta ci siamo superati!
In una sola giornata, martedì 4 aprile 2017, siamo riusciti a portare a
termine ben due videoconferenze internazionali (all’interno del progetto
Generation Global, per la Rete
omonima), entrambe relative al modulo Essentials of Dialogue, che le classi 1B
e 1C hanno svolto ed elaborato in classe in modo personale con la professoressa
Sartoretto, coadiuvata dalle docenti Sena e Borella.
Le due VC si sono svolte in lingua inglese, interagendo con scuole
di altri paesi, nel dettaglio:
-
La classe 1B con Islamic
Education College (Giordania), American Digital School - International
Section (Giordania) e I.C. "A. Diaz - A. Manzoni (Catania, Italia);
-
La classe 1C con Secondary Specialized School #14 (Ucraina), Kherson Classic School
#3 (Ucraina) e Maharat International Schools (Giordania).
La discussione
per la classe 1B si è sviluppata intorno temi quali il significato della parola
“comunità” (intesa come città, famiglia, scuola o altro senso di appartenenza)
e nello specifico, cosa piacesse loro della propria comunità, e cosa vorrebbero
cambiare (e come). Si sono poi confrontati su alcune feste religiose, o
celebrazioni pagane a cui sono soliti prendere parte - avvicinando così la
festa dei fiori ed il carnevalando di
Casale sul Sile alla battaglia delle arance siciliana, ad Halloween, allo
spring festival ucraino ed addirittura al Ramadan islamico. Da qui la
discussione ha preso una piega inaspettata e decisamente profonda: gli studenti
si sono interrogati a vicenda sul digiuno per motivazioni religiose, e sulla
personale volontà e convinzione di digiunare qualora fosse loro richiesto.
Per la classe 1^C i temi discussi sono stati inizialmente gli stessi (l’appartenenza
ad una forma di “comunità”, le opinioni personali a riguardo e la volontà di
contribuirvi attivamente per un risultato comune e condiviso), ma si sono poi
concentrati sul senso di sfida e di opportunità che ciascuna comunità offre, e
sulle credenze ed i valori di ciascuno studente: quali sono, come si
trasmettono, perché sono così radicate. In conclusione, la discussione si è
soffermata sull’insegnamento del “giusto” e dello “sbagliato”, ed i ragazzi si
sono confrontati su CHI ha loro passato e radicato queste idee.
Entrambe le classi hanno terminato l’esperienza condividendo le reciproche
impressioni, portandosi a casa un nuovo
bagaglio di tradizioni ed usanze comuni, ma evidenziando anche, con rispetto ed
onestà, le rispettive differenze. E’ stata sicuramente un’esperienza di
confronto e crescita, che i ragazzi hanno saputo apprezzare.
Il loro atteggiamento è stato, come già potuto notare in precedenza,
curioso, attivo e partecipe. Un apprezzamento particolare è doveroso verso i
nostri studenti di primo anno di scuola secondaria, che si sono trovati a
scambiare opinioni e punti di vista con “colleghi” di altre scuole e di altre
nazioni ma anche…di altre età! Era infatti evidente che i ragazzi giordani ed
ucraini avessero almeno 3-4 anni in più, e di conseguenza avessero più
esperienze, padronanza e conoscenza dell’argomento. Proprio per questo è il
caso di segnalare molto positivamente lo spirito delle nostre classi prime
coinvolte in queste VC: intraprendente, attento, curioso, e, perché no, coraggioso!
Al prossimo appuntamento (il 9 maggio con la classe 1F)!
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